Che cos’è Clubhouse?
Vip, personaggi, accesso su invito, riservatezza, utenti iPhone ma non Android, solo lingua inglese, collegamento con Twitter e Instagram ma niente Facebook. È così l’APP più chiaccherata del momento è approdata nel mondo social.
Clubhouse è l’ultimo social di tendenza che è riuscito a catturare l’attenzione degli utenti di tutto il mondo e, in questa ultima settimana, chiaccheratissimo anche in Italia.
Questa APP è stata creata da Alpha Exploration, una società nata nel febbraio 2020. Un investimento da 12 milioni di dollari. Tre mesi dopo l’APP era già valutata circa 100 milioni e all’epoca era frequentata da appena 1500 utenti attivi.
Perché quindi Clubhouse ha attirato l’attenzione degli investitori così presto?
Prima ancora degli utenti normali, su Clubhouse sono arrivate le celebrità, che hanno iniziato a loro volta a invitare gli amici dando così vita a un social di élite. Entrare in Clubhouse dava la sensazione inizialmente di entrare a far parte di un club esclusivo. Questa strategia è stata vincente.
Nei mesi successivi gli utenti di Clubhouse sono diventati circa 2 milioni.
Che Clubhouse non sia “per tutti” è dato dal fatto che sia una APP scaricabile solo su iOS e quindi solo sui dispositivi Apple. Su Android sembra che, come si legge dal blog ufficiale, stiano “per iniziare a lavorarci”.
Clubhouse è organizzato in “stanze”, nelle quali gli utenti possono parlare tra di loro. Una volta chiusa la stanza, scompare tutto. Nessuna registrazione, per ora addirittura vietate, niente che lasci una traccia della chiaccherata tra gli utenti, molta riservatezza. Ad accrescere il fascino di questa APP c’è poi la caratteristica distintiva della piattaforma: ci si può iscrivere in qualsiasi momento ma si accede solo per invito da parte di un altro utente.
Nelle rooms si può essere moderatori, speaker o ascoltatori. Al primo spetta il compito di impostare la conversazione, invitare gli speaker dare loro parola, espellere utenti dalla room.
In Clubhouse non ci sono piazze ma solo stanze. Si parla in realtà di rooms proprio perché, altra importante caratteristica, il social è scritto completamente in inglese.
In Clubhouse si può entrare sfruttando il proprio profilo di Twitter o di Instagram ma curiosamente non il profilo del social network utilizzato da quasi tre miliardi di persone nel mondo. Perché Clubhouse ha deciso di snobbare Facebook? Forse perché ormai Facebook è considerato il simbolo di un social nazional popolare dal quale Clubhouse vorrebbe prendere le distanze?
È l’aura di esclusività di questa piattaforma che probabilmente ha attirato l’attenzione degli utenti.
Ci si domanda se in futuro Clubhouse riuscirà a mantenere questa immagine di social network di nicchia oppure se seguirà le dinamiche del mercato aprendo la porta a tutti.
Perché in Italia se ne sta parlando tanto in questi ultimi giorni? Di invito in invito, questo social è così giunto anche in Italia all’inizio di gennaio 2021. Adesso è abbastanza facile introdursi in Clubhouse anche nel nostro paese: basta iscriversi, mettersi in lista d’attesa e attendere che qualche conoscente dia il via libera dall’interno.
Appena mi sono iscritta, qualche giorno fa, sono immediatamente entrata perché un amico mi ha aggiunta subito. Ho poi constatato a mia volta che appena si iscrive un contatto della tua rubrica ti arriva una notifica per avvisarti e dovrai a quel punto scegliere se dargli o meno il via libera a entrare.
Ho iniziato a cercare di capirne il funzionamento non sapendo praticamente niente di questo social e sono subito entrata in una stanza a caso e mi sono trovata tra Montemagno e la Hunziker che stavano parlando insieme a Nek, Rovazzi e ad altri nomi più o meno conosciuti.
Io personalmente credo che questo social audio abbia un potenziale enorme. Clubhouse richiede un utilizzo radicalmente diverso da Instagram, Facebook, Twitter e tutti gli altri, meno “frettoloso”, riportando al centro “l’attenzione dell’utente” cosa che le altre piattaforme avevano tolto con il proporre immagini e commenti che possiamo scorrere anche se siamo distratti. Su questo social entri, ascolti e presti attenzione se un argomento ti interessa e sapendo che puoi intervire in qualsiasi momento. Io credo che gli utenti saranno anche molto più attenti all’educazione dovendo intervenire con la propria voce e non più dietro una tastiera.
Attualmente l’accesso alla piattaforma è gratuito e non ci sono pubblicità. Non si sa quindi se in futuro sia prevista una monetizzazione per alcune funzioni o l’inserimento di rooms a pagamento per partecipare ad alcuni argomenti.